La nostra storia

IX° TROFEO PIERO CALIANDRO
Pisa, 14 Gennaio 2006
MIGLIOR GRUPPO D'ALLEVAMENTO

Raccontare come è nato l'Allevamento dei Sauli Grimaldi, non è cosi semplice come si potrebbe pensare.
Immaginate un uomo, figlio di cinofili da generazioni, marito di una donna impiegata e padre di una bambina piccola, che un giorno decide di provare a realizzare il suo sogno più grande: un allevamento di Dobermann.
Immaginate ora lo sgomento della famiglia di quest'uomo di fronte ad un progetto a prima vista cosi poco realizzabile: non è infatti da sottovalutare il fatto che al tempo vivevamo nel centro di Genova, in un appartamento al terzo piano!
Dunque sebbene già in precedenza avevamo avuto varie esperienze con gli Epagneul Breton e i Mastiff, di certo un allevamento era ben altra cosa. Ma, come si dice... quando un sogno chiama, non si può certo far finta di non sentire!
Il primo passo, e forse il più arduo, era dunque quello di convincere la mia famiglia a condividere con me questo mio progetto.
Dovevo presentare a mia moglie il Dobermann sotto una nuova luce; dovevo convincerla che le dicerie sulla razza canina che ormai avevo gia scelto, erano solo leggende metropolitane, del tutto inesatte e maldicenti.
Ovviamente non fu facile. Per troppo tempo si e creduto ciecamente alla naturale cattiveria ed aggressività del Dobermann, per non parlare della sua inevitabile "pazzia senile", ma non mi persi d'animo e giorno dopo giorno cominciai a portare a casa un vero e proprio arsenale di documenti, libri e riviste cinofile che attestavano l'assoluta non veridicità di tali credenze.
Fù cosi che conobbi il Dott. Pezzano, allora da me totalmente sconosciuto, dal quale mi recai al fine di trovare un libro di Otmar Vogel dal titolo "Allevamento e sport con il Dobermann" allora praticamente introvabile. Non so ancora se per bravura o per stanchezza vinsi la battaglia più importante, quella con mia moglie oggi divenuta il mio insostituibile braccio destro e la mia più grande sostenitrice.
Conquistati dunque gli alleati si trattava, a questo punto, di trovare 1'allevamento giusto dove andare a prendere il nostro "capostipite". Eviterò di riproporvi le mille discussioni, seguite da dubbi, ansie, paure e speranze sul tema; diciamo che nella scelta della scuola per nostra figlia, fummo probabilmente più veloci e meno preoccupati! Ecco dunque come è cominciata la nostra straordinaria avventura.
Mai dimenticarò il nostro primo dobermann reale fautore dell'innamoramento della mia famiglia nei confronti dei questa razza; primo dobermann Farida(Ch. Sociale Italiana, CH Internazionale, Monegasca - riproduttrice) che tanto mi ha dato e continua a darmi, alla tenera età di 10 anni; Marwin e Dragon, terzi brevetti di lavoro.
Mai potrò scordare l'emozione per il primo brevetto, lo ZTP preso da Falena nera, condotta da mia moglie, per i suoi primi BOB all'estero e in Italia, a soli 20 mesi; ed il primo brevetto e ZTP di Calì che il nostro cliente ed amico Roggero Mimmi, all'età di 60 anni e rotti (... non sottilizziamo sugli spiccioli), rischiando l'infarto, ha conseguito con una passione così sviscerata da rasentare il fanatismo.
Ecco dunque cosa vuol dire per il sottoscritto e la sua famiglia allevare Dobermann, ecco quali sono le soddisfazioni pià grandi. Non si parla solo di raggiungimento di traguardi, quali campionato, brevetti, ZTP o altro.
Significa vederli determinati e fieri brindare per un successo che oramai non è più ne mio ne loro, bensì nostro. Sono queste le cose più importanti e che portano maggiore soddisfazione nel mio lavoro.
Fare l'allevatore non vuole dire esclusivamente vendere i cuccioli. Per noi significa farli nascere, curarli, seguirli nei primi e più pericolosi giorni di vita, trovare loro un padrone adeguato, che sia in grado di crescerli come meritano e soprattutto che prosegua il nostro stesso cammino. Ma i nostri obblighi non si estinguano con la consegna del cucciolo. E' a questo punto, infatti, che la nostra esperienza ed il nostro impegno fanno la differenza.
I clienti dell'allevamento dei Sauli Grimaldi, sanno che non rimarranno mai soli, in noi potranno sempre trovare, in qualsiasi momento del giorno e della notte, un appoggio sicuro. Ecco perché ritengo siano proprio loro il nostro biglietto da visita, i loro cani la nostra migliore forma di pubblicità e le loro famiglie una appendice della nostra.
E' ormai, infatti, pressoché una regola che i nostri clienti diventino nostri amici.
Quando il calendario delle esposizioni mi lascia una domenica libera, la passo a casa mia, sulle alture di Varazze, in Liguria, cicondato da cani felici e padroni appassionati: si parla di brevetti, di appuntamenti per i quali occorre ancora lavorare, si scherza, si gioca e qualche volta si mangia insieme.
Sono dei piccoli raduni, non organizzati che ogni domenica nascono spontanei e che nei momenti più faticosi mi danno la forza e l'energia per continuare a credere in ciò che faccio.
Punto soprattutto sul carattere, sui brevetti, sugli ZTP: ritengo che il Dobermann venga vissuto molto di più sui campi di lavoro che in un ring d'esposizione. Poiché è proprio lì che questa razza da il meglio di sé: è lavorandone a stretto contatto che viene a crearsi un vero e proprio rapporto "simbiotico" tra l'allevatore e il cane.
Io ho provato sia uno che l'altro, cerco di essere allevatore e conduttore nello stesso tempo, ma, la soddisfazione che si prova nel conseguire un primo, un secondo un terzo brevetto o uno ZTP, credo non sia paragonabile a nessuna esposizione di bellezza.
Quanti mi hanno visto lavorare con i miei cani, dicono che nell'incontro dei nostri sguardi, in certi momenti pare esserci qualche cosa di magico, non so se possa dirsi magia, certo è che l'intesa è fortissima.
Lavorando insieme, in qualche modo loro aiutano me a capirli ed io aiuto loro a rendere al meglio.

Scusatemi... "So fare solo questo" ... e cerco di farlo nel miglior modo possibile, perché l'allevare Dobermann non debba essere solo una professione, ma una passione.

Allevamento Dobermann Dei Sauli Grimaldi di Costa Elvira

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